Tiziano Vecellio (1490 - 1576), San Cristoforo (1523 - 1524), Affresco, Venezia, Palazzo Ducale, Sala dei Filosofi
Realizzata per ordine del doge Andrea Gritti appena eletto, e quindi probabilmente nel 1524, l’opera fu eseguita in sole tre giornate di lavoro, con un segno rapido ed inciso sull’intonaco ancora fresco, visibile in corrispondenza di tutta la costruzione della figura. La vigorosa muscolatura fa pensare a Michelangelo ed alla statuaria classica ai cui modelli Tiziano, in questi anni, era particolarmente sensibile. Del tutto originale è la scelta del pittore di far attraversare al suo santo non un fiume, secondo la tradizione, ma la laguna di Venezia, riconoscibile dalla presenza - sullo sfondo - del campanile, del Palazzo Ducale e delle cupole della Basilica, mentre a sinistra si scorgono i monti. Il cielo è solcato da nubi tempestose sulle quali si staglia il nobilissimo volto del santo vestito di pochi colori, rosso cupo, verde pastello, bianco latte, mentre porta sulle spalle un Gesù Bambino descritto con tenero realismo. Perché San Cristoforo proprio qui?È certo uno dei santi ausiliatori, che s’invocavano per particolari necessità; ma un’altra spiegazione è possibile: Cristoforo è un convertito che ha saputo mutar senso alla propria vita. La sua effigie sopra una porta - la soglia - potrebbe allora esprimere la volontà di superare lo stacco tra vita privata e funzioni pubbliche del Doge.
Pour ceux qui lisent mal l’italien : cette fresque a été réalisée pour un Doge de Venise au moment de son accession au pouvoir. Le saint est représenté traversant la lagune de Venise : on reconnait au loin le campanile du Palais Ducal et la coupole de la Basilique… Quand à la fin de la notice la voici traduite intégralement
« Il est certainement l'un des saints auxiliaires auxquels on fait appel en cas de besoin particulier, mais une autre explication est envisageable : Cristoforo est un converti qui a su changer le sens de sa propre vie. Son effigie au dessus de la porte - le seuil - pourrait alors exprimer le désir de d'aller au-delà / d'enjamber la séparation entre la vie privée et les fonctions publiques du Doge. »
Merci à Isabelle pour l’image et la notice et à Sarah pour la traduction.